Essiccatoio

Essiccatoio

Campania, Cesti campani, Cesti siciliani, Cesti toscani, Sicilia, Tipi di cesti, Toscana
Essiccatoio - Dispositivo di varia forma utilizzato per l'essiccazione. dialettale/regionale: Graticcio (Toscana) - Contenitore simile ad un vassoio che serviva per essiccare al sole fichi, funghi, pomodori ecc. Se ne sono visti in vitalba o salice. La forma particolare "a foglia" era dovuta al fatto che, nelle giornate con cielo coperto, veniva posto nel forno a legna con fuoco spento e con temperature in calo dopo aver cotto il pane. La dimensione del graticcio doveva essere adeguata alla bocca del forno.   dialettale/regionale: Cannizza (Sicilia) pl. cannizze - Le cannizze sono delle stuoie che si ottengono con spezzoni o strisce di canne; si usa anche la forma maschile cannizzo; possono essere fatte con l’accostamento di spezzoni di canne intere legate fra di loro in vario modo, oppure con l‘intreccio di…
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Cavagnole

Cavagnole

Cesti piemontesi, Piemonte, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Cavagnole (Piemonte) - Le ceste da basto - Prima che arrivassero i trattori ad aiutare gli uomini nel trasporto di materiali e vettovaglie, si utilizzavano gli animali da soma, cavalli asini e muli. Dove non vi erano le strade ma solo sentieri e mulattiere questi animali erano l'unica alternativa. Ai basti si legavano le cavagnole, ceste a coste costruite con le lancistre di castagno, resistevano anche agli acidi rilasciati dal letame che veniva trasportato per ingrassare (concimare) i prati .    
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Paniere

Campania, Cesti campani, Cesti laziali, Lazio, Tipi di cesti
Panière s. m. [dal fr. panier, che è il lat. panarium, der. di panis «pane»]. – Recipiente di vimini, giunchi, o materiali simili, di forma diversa secondo gli usi, ma per lo più con un manico arcuato fissato nel mezzo, per infilarvi il braccio, e munito talora di coperchio, usato in genere per riporvi e trasportare vivande: un p. pieno di pane, di uova, di fichi, di ciliegie... (fonte Treccani) dialettale/regionale: Cufnella (Campania) - Cesto tradizionale di piccole dimensioni con manici o senza. Termine dialettale della cesteria in uso nell'entroterra salernitano; Appennini campani. In questo territorio si pratica cesteria rurale principalmente con salice da fiume e canna che sono i materiali più facilmente reperibili. Per la realizzazione dei manufatti vengono utilizzati anche altri materiali presenti sul territorio come: il nocciolo, il castagno, l'ulivo, il mirto selvatico, l'olmo, la sanguinella, la vitalba,…
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Furniglio

Campania, Cesti campani, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Furniglio (Campania) - Termine utilizzato nel territorio di Falciano del Massico (CE). Contenitore di forma rotonda con bordo basso (circa 5 cm) utilizzato per essiccare al sole frutta, funghi od ortaggi. Anticamente, nei territori dell’alto-casertano, lo stesso era utilizzato per cuocere, nel forno a legna (probabilmente da quest’uso deriva il nome furniglio), i pomodori che venivano utilizzati per le conserve. Spesso realizzato con vimini di olmo, castagno, nocciola ed ulivo, attualmente risulta totalmente in disuso per il secondo impiego summenzionato mentre viene ancora, in pochi casi, utilizzato per l’essiccazione al sole diretto. Se di piccole dimensioni viene detto furnigliuozzo. [gallery size="full" ids="744,745"]  
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Cipolla “p’acchiappà ri passeri”

Cipolla “p’acchiappà ri passeri”

Campania, Cesti campani, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Cipolla "p'acchiappà ri passeri"  (Campania) - Termine utilizzato nel territorio di Falciano del Massico (CE). Trappola acchiappa passeri. Totalmente in disuso oggi a seguito delle leggi che tutelano la fauna selvatica e l’uccellagione. La cipolla p’acchiappà ri passeri era una trappola di forma sferica avente da un lato un foro di entrata (Foto 1) e, dal polo opposto, un altro foro provvisto di coperchio (Foto 2). Veniva di solito disposta su di un albero con all'interno il passerotto che cantava per attirare gli altri uccelli. Questi, una volta entrati dal primo foro, trovavano, alla fine dello stesso, degli spuntoni che gli impedivano di uscire costringendoli a girare intorno. Oggi, le poche presenti sul territorio, vengono utilizzate come oggetti ornamentali nelle case. [gallery columns="2" ids="712,713"]  
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Canesta

Campania, Cesti campani, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Canesta (Campania) - Termine utilizzato nel territorio di Falciano del Massico (CE). Contenitore realizzato in vimini (spesso con l’aggiunta di listelli di canne per renderla, come i cesti, bicolore) priva di manico o con manici laterali, avente diverse funzioni a seconda del sostantivo che l’accompagna. Es. Canesta pà frutta (di medie dimensioni utilizzata appunto, come centro tavola, per contenere la frutta), Canesta pi uanti (contenitore di grosse dimensioni per contenere le chiacchiere, dolce molto utilizzato nel territorio di Falciano del Massico (CE) per ogni occasione di festa) oppure in passato utilizzata per trasportare il corredo della donna dalla casa natia alla nuova dimora. Se di piccole dimensioni detta anche canestella. [gallery columns="2" ids="704,705"]  
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Cofna

Campania, Cesti campani, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Cofna (Campania) - Cesto tradizionale con 2 manici o senza di media dimensione. Termine dialettale della cesteria in uso nell'entroterra salernitano; Appennini campani. In questo territorio si pratica cesteria rurale principalmente con salice da fiume e canna che sono i materiali più facilmente reperibili. Per la realizzazione dei manufatti vengono utilizzati anche altri materiali presenti sul territorio come: il nocciolo, il castagno, l'ulivo, il mirto selvatico, l'olmo, la sanguinella, la vitalba, il rovo, la ginestra e la tifa.  
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Cuofn

Campania, Cesti campani, Tipi di cesti
dialettale/regionale: Cuofn (Campania) - Cesto da soma. Termine dialettale della cesteria in uso nell'entroterra salernitano; Appennini campani. In questo territorio si pratica cesteria rurale principalmente con salice da fiume e canna che sono i materiali più facilmente reperibili. Per la realizzazione dei manufatti vengono utilizzati anche altri materiali presenti sul territorio come: il nocciolo, il castagno, l'ulivo, il mirto selvatico, l'olmo, la sanguinella, la vitalba, il rovo, la ginestra e la tifa.  
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