Ago da cestaio – Utensile. Di solito realizzato a mano dallo stesso cestaio in canna comune, in osso o metallo, utilizzato per far passare all’interno di spazi stretti, parte dei rami per completare le chiusure/bordure dei cesti.
dialettale/regionale: Ago da cestaio (Lazio)
dialettale/regionale: Scusi e n’gusi (Campania) – Termine utilizzato nel territorio di Falciano del Massico (CE). Arnese, di solito realizzato a mano dallo stesso cestaio in canna di palude, utile a far passare all’interno di spazi stretti, parte dei vimini completando le chiusure/bordure.
dialettale/regionale: Cànnulu (Puglia – Manduria – Salento) – Utensile di fondamentale importanza per il cestaio. Di forma cilindrica con un’estremità quasi appuntita, lungo dieci centimetri o poco più, utilizzato dall’artigiano che si appresta a completare la chiusura/bordura del cesto. Come un ago si insinua nelle maglie di un tessuto, così questo strumento per la sua particolare forma si fa largo negli angusti spazi tra la parete e il bordo del cesto agevolando l’inserimento di una parte di vimini per l’ultimo passaggio che va a rifinire e consolidare la chiusura. Puó essere costruito in metallo o ricavato dallo stesso cestaio da una porzione di canna di palude (Arundo donax), anche quest’ultima pregevole materia prima adatta a quest’arte.
Ascolta la pronuncia di Cànnulu: